In realtà, questa dimensione del giardino-metafora, apparentemente solitaria e privata, risente di alcune caratteristiche che appartengono anche al giardino come luogo fisico per effetto della stratificazione di significati e di funzioni che nel tempo si è depositata nella memoria collettiva.
Pittura, letteratura, cinema, attraverso l’immagine o l’immaginazione, tengono viva la rappresentazione del giardino ideale, quello che tutti possediamo, come patrimonio del nostro intelletto e delle nostre percezioni estetiche.
Marta Mancini, laureata in filosofia con una tesi sulla Scuola di Francoforte presso l’Università di Firenze, città dove vive e lavora nel suo studio professionale come consulente filosofico. La consulenza filosofica (Philosophische Praxis) è una disciplina fondata in Germania nel 1981 da Gerd Achenbach e successivamente diffusasi in altri paesi europei, in Canada e in Israele. La consulenza filosofica è un servizio rivolto alle persone e alle organizzazioni come supporto riflessivo per affrontare problematiche di ordine esistenziale, decisionale e relazionale senza finalità terapeutiche. Phronesis - Associazione Italiana per la Consulenza Filosofica è la prima rete di professionisti presente in Italia dal 2003 (www.phronesis-cf.com)
L’opera si trova quindi in uno spazio simbolico che, per formarsi, richiede un tempo, un linguaggio e dei valori comuni. Sfuggire al caos della quotidianità e trovare rifugio in un recesso intimo, autonomo. Il Giardino è di fatto un luogo, ma anche un concetto del pensiero umano che ha interessato l'uomo fin dai primordi della civiltà. E’un momento di pausa, intervallo di riposo tra una contrazione e l’altra della vita, sosta dalla marcia faticosa, quiete tra il rumore quotidiano. Nessun luogo e nessun oggetto “è”, ma piuttosto appare, si manifesta in un attimo, in uno sguardo, nella visione dell’artista, che come tale muta. In quella pausa si riflettono le contraddizioni, le ansie e le fratture dell’umanità. E’ la rappresentazione dell’assoluto attraverso la semplicità del quotidiano. Superate le barriere temporali, l’autore attinge alla percezione dell’oggetto tramite un’immagine velata, che annulla ogni sfondo ed ogni contesto. La lettura delle sue opere è così scandita dall’apparire ritmico della vegetazione, a volte mimetizzata, altre esplicitata. Sapere rappresentare un paesaggio oggi, immaginario o reale, non significa tanto perfezionismo tecnico, abilità manuale o formale, piuttosto capacità di narrare una storia, uno sguardo, un evento. In poche parole la capacità di comprendere il mondo.
Un paesaggio non tanto bucolico, sognato, nostalgico, bensì il paesaggio dell’uomo e del contemporaneo: con tutte le sue contraddizioni, ma anche con le sue nude verità. Interpretazione del mondo non più come semplice riferimento naturalistico, bensì come luogo della vita. Luogo in cui germogliano piante, fioriscono cespugli, ma anche nel quale si inseriscono elementi inattesi, quale il percorso dell’uomo all’interno di sconfinati universi.
L'essere umano può così giungere alla sua ideale ‘fioritura’, che è quel luogo (interiore ed esteriore) dove egli dà il meglio di sé. L’uomo esprime così tutto il suo potenziale e assolve al suo destino: essere ‘il sé migliore di se’. Le opere di Michele Fabbricatore approfondiscono quella ricerca in cui ognuno di noi si sforza nel trovare i giusti nutrimenti, ossia le cose che più ci appassionano e ci rendono felici.
Contribuendo così a rendere il mondo un ‘giardino migliore’.
Claudia Zanfi, storica dell’arte e appassionata di giardini, collabora con istituzioni pubbliche e private su progetti culturali ed editoriali, dedicati ad arte, società, paesaggio. Nel 2001 fonda e dirige il programma internazionale GREEN ISLAND per la valorizzazione dello spazio pubblico e delle nuove ecologie urbane. Nel 2010 fonda lo studio di progettazione e diffusione del verde ATELIER DEL PAESAGGIO (www.atelierdelpaesaggio.wordpress.com), per la rigenerazione di spazi urbani abbandonati, la realizzazione di alveari urbani e giardini d’artista. Ha insegnato alla Domus Academy e al Politecnico di Milano; alla Middlesex University di Londra. Collabora con Unesco Heritage e Council of Europe. Ha vinto il Primo Premio per il Parco dell’Arte a Mantova; finalista per i progetti di Lausanne Jardins (CH) e Biennale Spazio Pubblico (Barcellona). Nel 2017 ha dato vita a GREEN ISLAND ACADEMY, per la diffusione e la formazione su biodiversità, ecologia, creatività urbana.